Avvocato Gian Carlo Soave: “Multa e semaforo giallo – art. 92”.

Domanda: Multa e semaforo giallo.

Risposta: La Corte di Cassazione, con sentenza n. 11702/2017, ha stabilito che è corretto il verbale elevato a carico di una automobilista multata dai vigili in quanto passata con il semaforo giallo.

Nella fattispecie la donna aveva perso nel merito e aveva quindi ricorso in Cassazione lamentando violazione di norme di diritto (ex artt. 2697 e 2700 c.c.) nel rigetto dell’appello e nella conferma della sentenza di primo grado circa la prosecuzione della marcia nonostante il semaforo giallo.

Tali doglianze non sono state accolte rispetto ad una sentenza secondo la quale la ricorrente aveva la possibilità di arrestarsi in condizioni di sicurezza.

Secondo la Suprema Corte “il riferimento al tempo psicotecnico per arrestare il veicolo al momento dell’accensione della luce gialla vale in relazione alla velocità del veicolo e non contravviene alla regola che in prossimità di un semaforo e/o di un qualsiasi incrocio bisogna moderare la velocità in base alle normali regole di comune prudenza“.

La Cassazione – in relazione ai tempi di durata della luce gialla – ritiene che, “in assenza di specifiche indicazioni del codice, lo stesso deve avere una durata non inferiore a tre secondi in corrispondenza al tempo di arresto di un veicolo che proceda ad una velocità non superiore ai 50 km/h, sicché un intervallo superiore deve senz’altro ritenersi congruo“.

Ed ancora, anche con il semaforo verde il conducente “non è esonerato dall’obbligo di diligenza nella condotta di guida che, pur non potendo essere richiesta nel massimo, stante la situazione di affidamento generata dalle indicazioni semaforiche, deve tuttavia tradursi nella necessaria cautela riconducibile alla ordinaria prudenza ed alle concrete condizioni esistenti nell’incrocio“.

Il fatto di godere del diritto di precedenza non esenta dall’obbligo di essere attenti quando si attraversa un incrocio “anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada che non si attengono al segnale di arresto o di precedenza“. Detti criteri applicati al semaforo verde “valgono a fortiori nella ipotesi di luce gialla“.

Il ricorso è stato, dunque, rigettato.