L’Avvocato Gian Carlo Soave risponde: “Sinistri stradali e cinture di sicurezza”.

Sinistri Domanda: Sinistri stradali e cinture di sicurezza

Risposta: La legge prevede l’obbligo per il conducente del veicolo e per i passeggeri di indossare la cintura di sicurezza.

Qualora si verifichi un incidente ed il conducente risulti privo della cintura non può richiedere il risarcimento integrale dei danni fisici subiti ma trova applicazione il concorso di colpa, pur non sussistendo alcuna responsabilità del conducente stesso in relazione alla dinamica del sinistro.

Dall’inosservanza dell’obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza può, dunque, derivare un taglio al risarcimento spettante in caso di incidente.

Per comprendere se davvero il dispositivo di sicurezza non sia stato utilizzato, si devono esaminare le lesioni derivanti dal sinistro.

A riguardo, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2351/2016, ha confermato la pronuncia di secondo grado secondo la quale le ferite al volto subite dalla vittima possono costituire la prova del mancato utilizzo delle cinture, ai sensi dell’art. 2727 c.c., non potendo che derivare dall’impatto contro le parti interne dell’abitacolo, favorito dal mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza.

Nella fattispecie, la Corte d’Appello aveva ridotto il danno del 15%, considerando che il concorso aveva causato solo una parte delle lesioni, ovverosia quelle al viso.

La Suprema Corte ha ritenuto tale decisione incensurabile, chiarendo altresì che la valutazione di una condotta per stabilire se possa essere considerata causa di un danno non è configurabile come valutazione di diritto ma trattasi di “apprezzamento di fatto”.